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Pensione senza tagli prima dei 62 anni, per tutti

Scritto da Redazione il 12 marzo 2017

Pensione senza tagli prima dei 62 anni, per tutti

Trattamento pieno, senza penalizzazioni, anche per chi va in pensione prima dei 62 anni dal 2018 in poi. La legge di bilancio per il 2017 cancella infatti definitivamente la controversa decurtazione dell’assegno, introdotta con la riforma di fine 2011 e poi già parzialmente disapplicata negli anni successivi. Il taglio previsto, sulla sola parte retributiva della pensione, era dell’1 per cento per ogni anno di anticipo tra i 60 e i 62 e del 2 per cento l’anno prima dei 60: si trattava di una riduzione permanente, nel senso che continuava ad essere applicata anche dopo il compimento dell’età richiesta.

Chiaramente il sacrificio colpiva soprattutto coloro che avevano iniziato a lavorare presto, i cosiddetti "precoci". Da un punto di vista astrattamente attuariale, si giustificava con il fatto che chi va in pensione in età relativamente giovane a parità di contributi versati percepirà il trattamento per un arco di vita più lungo. Ma fin dall’entrata in vigore della riforma questa misura era risultata particolarmente indigesta, tanto da essere corretta al volo già nelle settimane immediatamente successive. E aggiustamenti successivi si erano poi succeduti nel corso degli anni.

Dapprima era stato stabilito che la penalizzazione non sarebbe scattata per le pensioni liquidate fino a tutto il 2017, ma solo a condizione che gli interessati avessero maturato una contribuzione effettiva, ovvero da lavoro: non valevano quindi, per salvare dal taglio dell’assegno, i contributi figurativi e quelli da riscatto. Questa limitazione non ha mancato di scatenare polemiche, perché ad esempio non rientravano tra quelli effettivi i contributi figurativi per le giornate di donazione di sangue. Quindi la decurtazione è stata cancellata a partire dal 2015 e fino al 2017 a prescindere dalla tipologia di contribuzione, e pochi mesi fa sono state anche restituite le somme trattenute a chi in pensione ci era già andato prima (esclusa però la quota precedente al 2015). Infine con la legge di bilancio le penalizzazioni sono state abolite anche per le pensioni che matureranno dal 2018: il calcolo su www.irpef.info/pensionequando.html tiene ora conto della normativa aggiornata.