Indipendentemente dal fatto che si sia agli inizi della carriera lavorativa o che si valori ormai da molti anni e si inizi a intravedere la fine della strada, sapere come viene calcolato il valore dell’assegno pensionistico può essere di grande aiuto.
In particolare, può aiutare a comprendere meglio la propria posizione e a compiere le scelte giuste per ottenere una pensione più elevata. Naturalmente, per non commettere errori di valutazione è sempre preferibile rivolgersi a esperti del settore in grado di valutare il singolo caso, fornire consigli ad hoc ed effettuare una pianificazione accurata.
In questo articolo parleremo brevemente dei fattori che entrano in gioco nel calcolo della pensione e di come questo viene effettuato. Se desideri conoscere meglio la tua posizione e ottenere consigli su misura, richiedi una consulenza pensionistica specializzata.
Quali fattori incidono sull’importo della pensione
I fattori che incidono sull’importo della pensione sono numerosi e variano a seconda del sistema di calcolo applicato. In particolare, per chi non ha versato contributi in data precedente al 31 dicembre 1995 e dunque riceverà una pensione calcolata con il solo metodo contributivo, a fare la differenza sono:
- il montante contributivo, ossia l’ammontare di tutti i contributi versati;
- il tasso annuo di capitalizzazione;
- il coefficiente di trasformazione, un valore che varia in base all’età del soggetto.
Per chi invece ha maturato anzianità contributiva in data antecedente al 31 dicembre 1995 e riceverà una pensione calcolata con il sistema retributivo entreranno in gioco:
- l’anzianità contributiva, ossia il numero totale di anni durante i quali il soggetto ha effettuato i versamenti dei contributi previdenziali
- la retribuzione media percepita nel corso degli ultimi anni di lavoro
- l’aliquota di rendimento, la quale ammonta in genere al 2%.
Laddove ad essere applicato fosse il sistema di calcolo misto, entrerebbero in gioco tutti i fattori elencati.
Come viene effettuato il calcolo della pensione
Nel caso del sistema retributivo, l’ammontare della pensione sarà calcolato tenendo conto della media delle retribuzioni e sarà composto da due quote.
La prima, denominata A, viene calcolata tenendo conto dell’anzianità contributiva registrata fino alla fine del 1992 e della media degli stipendi degli ultimi 5 o 10 anni; la seconda quota, detta B, tiene conto dei versamenti contributivi effettuati a partire dal 1 gennaio 1993 e della media delle retribuzioni degli ultimi 10 o 15 anni.
Quando invece viene applicato il sistema contributivo, il calcolo viene effettuato applicando al montante contributivo, dato dalla somma dei contributi annui rivalutati in base al tasso di capitalizzazione, il coefficiente di trasformazione corretto.
Conoscere l’ammontare corretto della pensione
Chi desidera scoprire a quanto potrebbe ammontare la pensione futura può utilizzare comodi simulatori online - tipo quello messo a disposizione dall’INPS -, i quali effettuano il calcolo in pochi istanti e in modo totalmente automatico; in alternativa, se si desidera ottenere una valutazione più precisa, accompagnata da utili consigli, può affidarsi a esperti del settore.
Se invece l’obiettivo è quello di assicurarsi che l’importo che già si percepisce sia corretto, si può ricorrere ai servizi offerti da consulenti specializzati. In particolare, se pensi che ci sia un errore e ritieni che ti sia stata assegnata una pensione più bassa del dovuto, chiedi il ricalcolo della pensione con MiaPensione e scopri se hai diritto a una correzione dell’importo.