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Ape: calcola la pensione anticipata

Scritto da Redazione il 27 marzo 2019

Ape: calcola la pensione anticipata

Vuoi andare in pensione prima? Sono due le opzioni per andare in pensione prima di aver maturato i requisiti per la vecchiaia. La sigla è "Ape", che sta per "Anticipo pensionistico". Il primo canale consiste in un’indennità riservata a categorie meritevoli di tutela, già operativa (Ape social). Il secondo un prestito volontario da restituire in 20 anni. Vediamo a chi conviene.

DAI TUOI DATI ALLA RATA

Pensione spettante (lorda mensile) Inserire la pensione mensile lorda che sarebbe teoricamente percepita in base ai contributi versati al momento in cui si lascia il lavoro
Pensione spettante (netta mensile) Se è stata inserita la pensione lorda qui verrà calcolata quella netta; oppure, solo nel caso di Ape volontaria, è possibile inserirne una indicativa netta
Mesi mancanti alla pensione di vecchiaia Specificare il numero di mesi mancanti alla maturazione dei requisiti di vecchiaia
Percentuale richiesta (su pensione netta) Qui va inserita la percentuale di pensione che si vuole percepire come trattamento anticipato: il tetto varia a seconda della lunghezza del periodo in cui si percepirà l’Ape. Nel caso di Ape sociale si intende quello complessivo, eventualmente oltre l’indennità
Tipo di Ape: volontaria sociale Specificare se il pensionando è un soggetto che può accedere all’Ape sociale: disoccupato che esaurito gli ammortizzatori sociali, oppure lavoratore impegnato in mansioni pesanti, oppure disabile o con un parente disabile da assistere
Volontaria per aumentare social: sì no In caso si abbia diritto all’Ape sociale, specificare se si desidera incrementarne l’importo fino alla percentuale di pensione indicata, usando l’Ape volontaria per finanziare la differenza

Trattamento anticipato (netto mensile) Questo è l’importo mensile netto che verrebbe percepito come anticipo prima della maturazione della pensione di vecchiaia
Pensione definitiva netta senza rata Questo è l’importo della pensione mensile netta definitiva che spetterebbe prima della trattenuta mensile necessaria per restituire l’Ape
Credito d’imposta Importo pari al 50 per cento di interessi e premio assicurativo sull’Ape, che sotto forma di credito d’imposta va a ridurre la rata da restituire
Rata mensile da restituire Questa è la rata netta di prestito (con il credito d’imposta già applicato) che dovrà essere restituita mensilmente con trattenuta dalla pensione definitiva
Pensione definitiva (netta mensile) Questo è l’importo definitivo che sarà percepito per i 20 anni durante i quali viene trattenuta la rata del prestito
Riduzione percentuale iniziale La riduzione percentuale della pensione definitiva rispetto a quella piena, nel momento in cui vi si accede
Riduzione percentuale media La riduzione percentuale della pensione definitiva, rispetto a quella piena, dopo dieci anni

Attenzione

  • Il calcolo è effettuato sulla base delle norme inserite nella legge di bilancio e del previsto decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm). I risultati possono essere considerati estremamente vicini a quelli reali.
  • La rata mensile da restituire nel caso di Ape volontaria viene calcolata con la formula dell’ammortamento francese: ad essa si aggiunge il costo della polizza assicurativa che deve coprire l’ipotesi di premorienza e quello della commissione per l’accesso al fondo di garanzia. Questi importi, anticipati dalla banca, si aggiungono al debito da restituire.
  • Il tasso di interesse è fissato al 3 per cento, mentre il premio assicurativo totale corrisponde al 30 per cento del capitale. La commissione per il fondo di garanzia è pari all’1,6 per cento.
  • Al capitale da restituire viene aggiunto anche il premmoartamento maturato mentre si percepisce il trattamento provvisorio prima della pensione definitiva.
  • In base a quanto indicato nel Dpcm, nel caso di Ape volontaria l’importo lordo della pensione spettante viene trasformato nel netto (da usare come riferimento per la percentuale di anticipo) applicando le detrazioni da lavoro dipendente e la sola addizionale regionale: ne risulta quindi un importo leggermente più alto di quello della effettiva pensione definitiva netta, calcolata qui applicando le aliquote locali vigenti a Milano e indicata in una riga successiva.
  • L’importo del trattamento anticipato è esentasse nel caso di Ape volontaria (trattandosi di un prestito) mentre nel caso dell’indennità corrisposta come Ape sociale viene tassato applicando la detrazione Irpef riservata ai lavoratori dipendenti (ma senza il bonus 80 euro).
  • Nel caso di Ape sociale, se la pensione lorda supera i 1.500 euro, l’indennità "gratuita" viene automaticamente integrata con una quota di prestito, per arrivare alla percentuale richiesta.
  • La riduzione iniziale della pensione è data dall’incidenza della rata sulla pensione netta erogata il primo anno, mentre quella media deriva dal confronto tra la rata (che rimane fissa) e la pensione dopo dieci anni, rivalutata secondo le regole della legge 388/200 ipotizzando un tasso di inflazione del 2 per cento l’anno.

"I calcolatori presenti su Irpef.info hanno mero valore informativo e non hanno alcuna pretesa di carattere consulenziale"

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